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Le Cinque terre, Agave a Borgo di Campi

Un angolo di paradiso alle Cinque Terre, una vecchia cantina come tante che gli abitanti di Biassa hanno costruito per fare il vino, riporre gli attrezzi, ripararsi dalla pioggia e cucinarsi un pasto caldo mentre coltivavano le piane. Terre estreme, piccole piane larghe circa tre metri sorrette da muri in pietra a secco costruiti con pietra locale, senza cemento perchè la strada è lontana e la costa ripida.

E' su queste terre che richiedono cure continue che una volta estirpati i rovi e la stipa, si coltiva la vite. Non tanti anni fa l'uva raccolta a mano veniva riposta in gerle, ceste di vimini, che gli uomini e le donne trasportavano in spalla salendo per ore lungo le antiche scala sino ai "casotti", venticinque kg gli uomini, dieci le donne e poi l'uva veniva stesa ad essiccare sui graticci o sulle vecchie reti da letto e spremuta lentamente per produrre qualche preziosa bottiglia di rinforzato bianco o nero per le occasioni importanti.

Oggi si usano i trenini monorotaia, un seggiolino con un paio di vagoncini, per trasportare l'uva e i casotti sono stati ristrutturati nel rispetto dell'ambiente e vengono usati dagli abitanti e talvolta locati ai turisti.

Davanti c'e' il mare, l'azzurro Mar Ligure e la vista nelle giornate di tramontana spazia dalla costa toscana, le isole Capraia, Gorgona e Corsica sino alla costa francese.

Qui su una piana davanti al mare, vicino ad un piccolo borgo antico c'è Agave, due piccoli locali e due finestre su questo mare, una piana tra mimose, bouganville e rosmarino che puoi prenotare nella apposita pagina di questo sito.

Si arriva percorrendo un vecchio sentiero che scende in pochi minuti al Borgo di Campi e si attraversa il piccolo borgo, una decina di minuscole casette dai tipici colori liguri, con piccole terrazzine con vista sul mare e si scende sino all'ultima, la più bassa.

Terrazze, vigneti e una pace incredibile.

Da qui il sentiero scende ancora verso il mare sino all'antico borgo della Pineda.

Il piccolo borgo, è stato ristrutturato ed oggi è collegato alla strada litoranea da un trenino agricolo.

Da qui il sentiero scende ancora per esperti e raggiunge gli antichi bozi della pineda, le vecchie saline, dove è possibile fare il bagno anche quando il mare è agitato.



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